giovedì 27 gennaio 2011

Orari di apertura della "Stanza"



Visto l'enorme successo riscosso, si è presentata la necessità di proporre una seconda giornata di apertura della "Stanza".

Cari genitori, a partire da questa settimana, una
UNA STANZA PER SE sarà aperta:
  • il GIOVEDI dalle 16:30 alle 18:00 per i bambini di età compresa fra i 0-18 mesi
  • il VENERDI per i bambini di età compresa fra i 19-36 mesi
Inoltre, udite udite, il primo sabato del mese dalle 9:30 alle 11:30 la "Stanza" sarà a disposizione dei papà che, con i loro pargoletti, potranno recarsi in questo luogo di gioco e di amicizia.

Con questa comunicazione colgo anche l'occasione per presentarvi qui sopra la nostra locandina. Abbiamo ritagliato uno dei tanti bellissimi disegni di Sofia (la primogenita di Marta), lo abbiamo incollato sul sacchettino della scuola di mia figlia Anna e poi, grazie alla magia dello scanner e del photoshop, siamo riuscite a dare questa immagine un pò coccola e un pò artiginale alla nostra idea.

giovedì 20 gennaio 2011

UNA RAGAZZA DA TIFFANY



A proposito dei nostri Spuntini serali, mi sono imbattuta in questo brano leggendo il romanzo "Una ragazza da Tiffany" di Susan Vreeland. Premessa: la protoganista del romanzo, Clara Driscoll, è alla ricerca di una pensione nella citta di New York (1892). Se ne imbatte in una pittoresca ed eccentrica, dove gli inquilini sono per lo più artisti. Ecco uno spezzone del dialogo che Clara ha con la padrona di casa, durante il loro primo colloquio.


"(...)La sera organizziamo piccoli concerti o letture di poesia, spettacolini ma anche corsi di disegno.."
"Corsi di disegno?" Quella era da sempre la mia passione, anche se non l'avevo mai confessato al signor Tiffany.
" Oh, sì! Funziona tutto a meraviglia: il signor Dudley Carpenter insegna disegno alla signorina Hettie e la signorina Hettie dà lezioni di piano al signor Hackley. Il signor hackley insegna canto alla signorina Lefevre, che a sua volta insegna francese al signor McBride. Il signor McBride dà lezioni di storia dell'arte al signor Booth, il quale insegna contabilità alla signorina Owens, che sono poi io. Io insegno il merletto alla signora Hackley che insegna la cetra al signor Dudley, e così il cerchio si chiude in allegria!"
Tracciò un cerchio in aria con le dita grassocce e scoppiò in una risata che fece ballonzolare il suo seno generoso.
"E voi cosa sapete fare?"mi domandò a bruciapelo, le nocche sui fianchi, la testa inclinata di lato come una chioccia cui qualcuno avesse tirato il collo.
"Posso declamare poesie. Adoro Emily Dickinson"
"Bene! C'è qualcuno qui che ne sarà felice. Datemi un assaggio".
"Tutti coloro che perdiamo qualcosa ci tolgono..." iniziai, ma mi pentiti subito. "No, troppo triste. Meglio questa:
E' la speranza una creatura alata
che si annida nell'anima,
e canta melodie senza parole,
senza smettere mai.
"Ah! Più dolce del buon vino".
Non notate una qualche affinità di intenti?!

venerdì 14 gennaio 2011

Se volete commuovervi...


Prima ascoltate.


Poi, se volete, leggete.

The way your heart beats when I hold you tight

The way you sigh when we kiss goodnight

The way the wind blows through the trees

Well hey, that's the way you belong to me


The way you warm me baby when I'm cold

The way you make me want you body and soul

The way the rivers run to the sea

Well hey, that's the way you belong to me


The way you soothe me when I'm in pain

The way you make the blood rush in my veins

The way the winds rush through the trees

Well hey, that's the way you belong to me


When I lose faith you take my hand

The way you make me feel like I'm a man

The way the sun belongs to the sea

Well hey, that's the way you belong to me

[Sax Solo]


The way you make me feel like I belong

And if I could girl though I know it'd be wrong

I'd lock you deep inside 'till the last rains fall

And hide you from the emptiness of it all

Sometimes at night I lie awake

I pull you close and feel each breath you take

The way the rivers belong to the seas

Well hey, that's the way you belong to me

Well hey, that's the way you belong to me


Hmmmmm

Hmmmmm

Hmmmmm

Hmmmmm

Hmmmmm

Hmmmmm

lunedì 10 gennaio 2011

I PRINCIPI DEL CONIGLIETTO DI VELLUTO

""Che cosa vuol dire VERO?", gli chiese un giorno il Coniglietto mentre erano sdraiti l'uno accanto all'altro vicino al caminetto, prima che Nana arrivasse a riordinare la stanza. "Significa avere dei meccanismi che ti ronzano dentro e una chiavetta per caricarti?"
"Il tuo essere Vero non dipende da come sei fatto", rispose il Cavallino di cuoio. "E' qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuole bene per molto, molto tempo e tu se per lui non solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno a cui volere VERAMENTE bene, allora diventi Vero."
"Fa male?", chiese il Coniglietto.
"Avolte", rispose il Cavallino di cuoio, poichè diceva sempre la verità. "Ma quando sei Vero non t'importa di provare dolore".
"Succede all'inprovviso, come quando ti caricano, o poco alla volta?", domandò ancora.
"Non succede di colpo", disse il Cavallino di cuoio. "Ci vuole molto tempo per diventare Veri, per questo non capita spesso a quelli che si rompono facilmente o hanno degli spigoli taglienti o vanno maneggiati con cura. Di solito, prima di diventare Vero, avrai perso quasi tutto il pelo a furia di carezze, ti si saranno staccati gli occhi, le giunture non ti funzioneranno più e sarai bello malconcio. Ma di questo non ti importerà niente, perchè quando sei Vero non puoi essere brutto, se non per quelli che non capiscono".

Li in cucina fui pervasa all'improvviso dall'emozione e dalla compassione. Mi resi conto che il Coniglietto e il Cavallino di cuoio stavano parlando della differenza fra la bellezza superficiale e quella interiore, Vera, di cui tutti siamo dotati in quanto esseri umani unici. Stavano dicendo che in una vita ben vissuta, in cui siamo fedeli a noi stessi, tutte le lotte e gli ostacoli non fanno che renderci più Veri e amabili. Gli altri riescono a vedere questa qualità in noi e ci fanno diventare ancor più Veri con il loro amore e le loro attenzioni. ........
......... In soggiorno Elizabeth ed Amy interrupero la lettura e guardarono i loro orsachiotti. A Ted, quello di Elisabeth, mancava un occhio, mentre la pelliccia bianca di quello di Amy era diventata grigia e il naso di filo rosa si era un pò logorato. I due animali erano stati talmente amati e in maniera così profonda, che le bambine furo d'accordo nel dire che dovevano essere Veri. Ciò che per le mie figlie era del tutto ovvio, il fatto di non aver bisogno di essere perfetti per essere degni di amore, fu per me una rivelazione."

Il Coniglietto di Velluto è un libro che mi è stato regalato l'anno scorso a Natale e che in questi giorni sto leggendo. Ho voluto condividere con voi questo estratto dai Principi del Coniglietto di Velluto perchè mi ha fatto pensare e spero sia uno spunto di riflessione anche per voi. Credo che accettarsi ed essere se stessi, quindi Veri, tutti i giorni della nostra vita non sia così scontato. Spesso ci facciamo coinvolgere dalla società e dal volere delle persone che ci stanno accanto dimenticandoci chi siamo e cosa vogliamo!
Farò tesoro di questa riflessione per non farmi più travolgere dalla vita quotidiana dimenticando chi sono e cosa voglio!

mercoledì 5 gennaio 2011

Sogni

Questo quadro si intitola "Sogni" ed è stato dipinto nel 1896 da Vittorio Corcos. Qualche settimana fa sono entrata nello studio fotografico del mio amico fotografo e ho visto la riproduzione di questo quadro, in bianco e nero, appesa alla parete.
E' stato un colpo di fulmine.
Sarà che avevo appena finito di leggere "Il libro dei bambini" di Antonia Byatt, una storia ambientata tra il 1895 e il 1915 in Inghilterra, sarà che protagonista del romanzo, Olive Wellwood, io me l'ero immaginata veramente così, saranno stati i libri posati sulla panchina, lo sguardo della giovane donna assorto e perduto in chissà quali pensieri, la sua posa assolutamente naturale e nel contempo leggermente provocatoria, sarà stato per tutto questo, dicevo, ma mi sono subito innamorata di questo quadro.
Così, adesso, campeggia nella nostra cucina quella riproduzione in bianco e nero, che a me piace ancora di più della versione originale a colori.


Benvenuto Elia!

Abbiamo ricevuto questa mattina una splendida notizia! Siamo felici di annunciare l'arrivo del piccolo Elia, nato questa notte alle quattro e mezza. Congratulazioni a mamma Marzia e a papà Mirco! Siamo sicure che anche il fratellino Mattia condividerà prestissimo questa grande emozione. Vi siamo vicini con tanto affetto e simpatia. E vi aspettiamo naturalmente uno dei prossimi giovedì in ludoteca!

“Dobbiamo ricordare che la nascita di un bambino e tutto quello che gira intorno è un evento che riguarda tutti. Tutti possiamo, e dobbiamo, dare un contributo, perché il bambino non è della madre, ma del mondo in cui tutti viviamo”.
Sonia Bozzi, redattrice di UPPA