venerdì 3 dicembre 2010

L'EDUCAZIONE EMOTIVA
(Thomas Gordon "Genitori efficaci")

"La vita è piena di emozioni: paura, collera, gioia, tristezza, entusiasmo che segnano ogni istante della nostra esistenza. Eppure spesso tendiamo a nasconderle, a ignorarle, a reprimerle.
Essere in grado di riconoscere e utilizzare le emozioni in modo intelligente ci permette non solo di capire le reazioni degli altri, di risolvere i conflitti, di motivare se stessi o un gruppo, ma anche di saper affrontare i cambiamenti, di non lasciarsi dominare dalle avversità.
E' tempo di comprendere che esiste una intelligenza non meno importante di quella dell'intelletto: l'intelligenza del cuore, l'intelligenza emotiva.

Fra tutto ciò che un genitore dona al proprio figlio, l'educazione emotiva è seconda per importanza solo all'amore.

L'educazione emotiva si avvale dello strumento della disciplina.
Il senso di sicurezza che il bambino trova nella disciplina è fondamentale, perchè senza di essa non ci sarebbe limiti. Il bambino, invece, ha bisogno di limiti e ne trae confronto. Quando il genitore si preoccupa di fargli dono della disciplina, il bambino sa di essere amato.

La disciplina è insegnamento, non punizione. L'educazione emotiva è quindi insegnamento e apprendimento. E come tutti gli apprendimenti non si impara da un giorno all'altro: ci vogliono ripetizione e pazienza.
Lo scopo che i genitori si prefiggono nel tempo con l'educazione emotiva è di aiutare i bambini a sviluppare la capacità dell'autocontrollo, in modo che egli sia in grado, un giorno, di porsi da solo dei limiti."


Questo è un estratto dal quaderno di lavoro relativo al percorso formativo "Educazione emotiva dei figli" che ho frequentato con mio marito prima di avre la nostra piccola Giorgia.
Per noi è stato fonte di grande riflessione spero che queste poche righe lo siano anche per voi!

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